Perchè la Madonna della Concordia a Vico? La popolazione con chi doveva stare in “concordia”? C’era discordia? Proponiamo una ipotesi ben documentata.
Le storie locali ci informano che Castrum Vici, nel XIII secolo, fu spesso in contrasto con Alatri che voleva estendere il proprio territorio a discapito dei comuni vicini.
Nella pergamena n IX, del 1283, conservata nell’ archivio storico comunale di Alatri, sono riportati i seguenti fatti accaduti nel 1282. In quell’anno la coalizione dei comuni di Alatri, Ferentino e Veroli, dei castelli di Trivigliano, Torre e Collepardo assalì Vico: “ …devastarono i territori, le vie e le strade e anche i molini dello stesso Castello e che con l’esercito armato ostilmente con i vessilli assalirono il detto Castello e uccisero alcuni uomini e altri qui percossero a morte, misero fuoco alle case ed alle biade, abbaterono gli alberi, e portarono via con i somari una grande quantità di calce. Catturarono e misero in carcere alcuni uomini; predarono molti buoi e somari, li portarono via come preda e fecero molti altri danni ed ingurie. Spogliarono le povere donne delle spighe e dei frutti che avevano raccolto. Posero arbitrariamente alcuni termini di confine, i termini o colonnine ai confini dei territori della città di Alatri e del Castello di Vico”.
Dopo l’occupazione degli Alatrini, i Vichensi organizzarono una dura vendetta con grave danno agli uomini e alle cose; non fu più possibile ristabilire gli antichi confini, le lotte continuarono anche nel corso dei secoli successivi.
Il Tomei Natale, citando anche il De Persiis, indica alcuni membri delle famiglie dei Colonna e dei Gaetani quali garanti delle “Concordie” tra Alatri e Vico negli anni 1300 e 1466. In Alatri, nell’archivio storico comunale, sono conservate altre due pergamene: la n XXIII del 4.8.1306, Confini tra Vico e Alatri: Pace e Alleanza, e la n. XXXI del 9.10.1341: Confini tra Vico e Alatri.
Le suddette date sembrano adattarsi meglio alla nostra ricerca perché l’affresco dell’antica cona della Concordia, ha una stesura gotica e di tipo trecentesco e non esclude una fattura quattrocentesca, considerando il perdurare del gotico nel Lazio pontificio fino all’arrivo del Pisanello a Roma (Giubileo del 1450) e di Gentile da Fabbriano.
Da queste notazioni storiche si potrebbe ipotizzare il perché a Vico vi sia una immagine dedicata alla Madonna sotto il titolo “ Della Concordia”, affidando appunto a tale fiugra religiosa la Regina della Pace e della pregheira l’anelito per una vita pacifica tra i popoli confinanti di Vico, Alatri, Collepardo, Torre, Trivigliano, Veroli e Ferentino (Fumone oggi).
Ad oggi in tutta Italia ci sono solo 3 Chiese dedicate alla Madonna della Concordia una di queste si trova a Vico nel Lazio.
 
Tratto dal Libro “Padre Francesco Pitocchi” di Iacobelli Salvatore e Aldo Cicinelli.